Fermentazioni … quelle grandi sconosciute
Le fermentazioni aerobiche ed anaerobiche
Tutti i viventi ricavano energia dalla demolizione del glucosio, uno zucchero a sei atomi di carbonio. Questo processo è altamente esoergonico per gli organismi aerobi, cioè quelli capaci di utilizzare l’ossigeno e di svolgere la respirazione cellulare.
Esiste tuttavia un gruppo di organismi, chiamati anaerobi, incapaci di utilizzare l’ossigeno e che limita la propria attività di demolizione alla glicolisi. La condizione anaerobica può essere obbligata, cioè legata alla impossibilità di utilizzare l’ossigeno e all’assenza degli enzimi necessari alla respirazione cellulare, o facoltativa, che entra in azione quando il livello di ossigeno cellulare cala rispetto alle richieste metaboliche. Probabilmente la fermentazione è stata il primo processo del metabolismo energetico utilizzato dai viventi primordiali, quando ancora l’ossigeno era scarsamente presente sulla Terra.
La Fermentazione Alcolica
Breve storia della fermentazione
Articolo interessante |
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Il PROCESSO CHIMICO
La fermentazione alcoolica è caratterizzata da due fasi , nella prima lo lievito divide gli zuccheri complessi ( es. saccarosio ) tramite l’enzima invertasi , similare alla diastasi. Con questa operazione si ottengono zuccheri semplici come il fruttosio.
C12H22O11 + H2O → C6H12O6 + C6H12O6
Nella seconda fase all’interno del’ organismo anaerobico si verifica la glicolisi ( processo di scissione del glucosio in piruvato per la liberazione di atp = adenosina trifosfato = energia ) con il glucosio .
La mancanza di ossigeno impedisce il normale circolo di Krebs e la respirazione cellulare aerobica per tali ragione la cellula passa alla fermentazione per la produzione di energia anziche la per lei piu redditizia , respirazione cellulare.
Lacido piruvato (CH3COCOOH) viene privato di una molecola di anidride carbonica liberata nell’ambiente extracellulare ( esterno) e spezzando il gruppo –COOH per formare come prodotto intermedio l’aldeide acetica (molto velenosa).
In seguito viene arricchita con 2 ioni di idrogeno ricaricando cosi le molecole di nad (nicotinammide adenina di nucleotide molecola con lo scopo biologico di trasferimento di elettroni tramite lo spostamento di atomi di idrogeno) .
L’andamento della fermentazione è determinato da diversi fattori:
- Lo spettro di temperatura ottimale è tra i 25 ed i 30 gradi con un massimo di 40 ed una punta minima di 5 °C.
- La concentrazione zuccherina troppo elevata ( ottimale 20 25 % circa ) del mosto può rendere difficile l’inizio della fermentazione a causa della membrana semipermeabile del lievito e della quindi possibilità di fenomeni osmotici che portano al rallentamento del processo ed in fine alla morte della cellula per disidratazione. Generalmente viene utilizzato il saccaromycae cerevisae ma in particolare per mosti molto zuccherini o per la presa di spuma si tende ad utilizzare il saccharomycae bayanus ( molto resistente all’ alcool . potere alcoolimetro oltre i 15% , spettro di temperatura ampio 10 32 gradi resistente all’ so2 )
- La quantità di alcool etilico prodotto può inibire l’attività dei lieviti in quanto l’alcool è un antisettico
- L’acidità del mosto può condizionare l’attività dei lieviti; il ph ottimale è 4 4.5 con un massimo di 7 ed un minimo di 3.
- L’aerazione iniziale del mosto può essere utile in quanto i lieviti richiedono una certa quantità di ossigeno per svilupparsi e come iniettore di fermentazione.
- La presenza di sostanze anticrittogamiche e di anidride solforosa in eccesso può inibire la fermentazione.
- Necessitano di sostanze azotate per la duplicazione cellulare ed in particolare per la creazione delle membrane cellulari delle cellule figlie
Utilizzi
La Fermentazione Malolattica
La fermentazione malolattica anche detta disadicidazione biologica consiste nella trasformazione di una molecola di acido malico in una di acido lattico e una di anidride carbonica.
Acido Malico = Acido Lattico + Anidride Carbonica
Questo tipo di fermentazione è utile nei vini rossi e generalmente da evitare nei vini bianchi anche se ci sono eccezioni.
La Malolattica comporta una diminuzione dell’acidità del vino donandogli caratteristiche di morbidezza e rotondità e ricchezza di corpo per via della concentrazione dei polisaccaridi. I toni erbacei divengono meno marcati e si accentuano le note di noce vaniglia cuoio , quindi profumi secondari e terziari.
I batteri lattici (famiglia lactobacillus Es. Pediococcus cerevisiae, Oenococcus oeni, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus hilgardii, Lactobacillus brevis, Lactobacillus buchneri e Lactobacillus fructivorans) modificano l’acido malico presente nell’uva e lo trasformano in acido lattico che ha un ph piu basso e anidride carbonica.
Dal punto di vista chimico la fermentazione malo lattica avviene secondo la seguente reazione :
COOH-CH2-CHOH-COOH => CH3-CHOH-COOH + CO2
Dove da una molecola di acido malico (bicarbossidico) se ne forma una di acido lattico (monocarbossilico) ed una di co2 .
La fermentazione malo-lattica è influenzata da:
-presenza di vitamine e amminoacidi (necessari per lo sviluppo dei batteri lattici ed il loro nutrimento);
-valore del pH (ha un’azione selettiva sui batteri lattici; inoltre determina la prontezza e la durata della fermentazione);
-presenza dell’anidride solforosa combinata ai composti carbonilici.
La Fermentazione Acetica
E’ svolta per merito dei Gluconobacter suboxidans, batteri aerobici che ossidano l’etanolo ad acido acetico sfruttando l’ossigenoatmosferico.
Si puo ottenere rispettando le seguenti condizioni :
- Temperatura tra i 20 ed i 30
- Titolo di etanolo non superiore ai 10%
- Presenza di ossigeno
Nel 1822 Lavoisier fu il primo a dimostrare che la fermentazione acetica consiste nell’ossidazione dell’etanolo , in oltre il chimico francese fu il primo a riconoscere e dare il nome all’ossigeno dal greco “ formatore d acidità” ed l’azoto “ senza vita”.
La Fermentazione lattica
La fermentazione lattica è una forma di metabolismo energetico che avviene in alcuni batteri e nella cellula animale in assenza di ossigeno. Consiste nella trasformazione di una molecola di glucosio (o di un altro zucchero fermentabile) in due molecole diacido piruvico che vengono successivamente ridotte ad acido lattico con una bassa resa energetica. Questa via metabolica prende il nome dal principale prodotto finale ma viene detta anche omolattica per distinguerla da quella eterolattica che utilizza un meccanismo diverso.
La fermentazione lattica si incontra principalmente nei lattobacilli e nel metabolismo anaerobico di alcuni tessuti (muscolo) degli organismi pluricellulari.
Viene sfruttata a livello industriale per la produzione di formaggi e latticini.
C3H4O3 + 2 NADH g C3H6O3 + 2 NAD+
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acido piruvico acido lattico
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